Da “MEDICAMENTA” , testo universale per le sostanze riconosciute utili e sicure nella preparazione di farmaci, cosmetici e alimenti.
BENZOATO DI SODIO
C7H5NaO2 pm 144,11 CAS 532-32-1 Sinonimi:
benzocarbossilato di sodio
Farmacopee: BP, FUI, PH. EUR., PH. FR.
Proprietà chimico fisiche
Polvere granulare o cristallina, leggermente igroscopica, inodore o con leggero odore di benzoino; sapore dolciastro, astringente e salato.
Molto solubile in acqua (1:2), moderatamente solubile in alcool (1:75).
Il pH di una soluzione acquosa di sodio benzoato a 25 °C è 8.
Stabilità e conservazione
Il sodio benzoato deve essere conservato in recipienti ben chiusi.
Proprietà farmacologiche ed usi
Questa sostanza è, come l’acido benzoico, un conservante con proprietà batteriostatiche e micostatiche.
Perché sia efficace come conservante di prodotti farmaceutici e alimentari, bisogna che il pH del preparato non sia superiore a 5.
Il benzoato di sodio è stato usato come test di funzionalità epatica determinando la quantità di acido ippurico (suo metabolita) escreta nelle urine.
Nell’industria farmaceutica e alimentare non è previsto l’impiego di sodio benzoato a concentrazioni superiori allo 0,1%.
Farmacocinetica – Vedi acido benzoico. Tossicità –
I valori della DL50 ( dose considerata potenzialmente pericolosa )nel ratto per via orale sono di 4,07 g/kg.
Letteratura
Smyth, Carpenter, J. Ind. Hyg. Toxicol. 30, 63, 1948;
J. Nishijo, I. Yonetani, J. Pharm. Sci. 71, 354, 1982;
Brusilow et al., Lancet 2, 452, 1979;
Batshaw et al., New Engl. J. Med. 306, 1387, 1982;
M. Msall et al., ibid. 310, 1500, 1984;
A.J. Watson et al., Lancet 2, 1271, 1985. ;
Dal nomenclatore INCI europeo delle sostanze riconosciute come sicure e utilizzabili legalmente:
SODIUM BENZOATE Benzoato di sodio natrii benzoas 532-32-1208-534-8 Benzoato di sodio VI/1,1
Conservante Autorizzato.
Ricordate sempre di verificare l’identità di chi scrive e la reale esistenza dei personaggi ( a volte frutto della fantasia di burloni o disonesti) citati negli scritti che si leggono su giornali, quotidiani e internet o si vedono sulle reti televisive.
Ricordate che oggi non importa dire cose vere e sicure basta soltanto dirle e fare notizia a qualunque costo, c’è gente che viene pagata per questo.
Tutto ciò che non è riconosciuto dalla Comunità scientifica deve essere considerato come chiacchiera allarmistica e rimane come tale.
Vorrei fare un riferimento preciso ad una trasmissione televisiva messa in onda sulla TV di Stato nei giorni scorsi, dove si evidenziava che in alcune bevande di largo consumo bibite varie e acque minerali , contenenti il sodio benzoato e la vitamina C , si verificava sviluppo di Benzene ( sostanza pericolosa e cancerogena) a seguito di una reazione chimica attivata dalla esposizione dei prodotti alla luce ed al calore solari.
La rivelazione era fornita da una associazione a difesa della salute dei consumatori e, data l’importanza della notizia , strenuamente supportata dai
giornalisti della Redazione del programma televisivo.
A parte il fatto che era dato largo tempo di esposizione delle opinioni personali agli “accusatori” e ridotta o addirittura ostacolata la risposta degli “accusati” (il che già non appare corretto fosse solo per dare una informazione completa al Pubblico che ascolta), quel che risulta grave è che lo stesso trattamento limitativo era riservato anche all’esponente dell’Istituto superiore della sanità il quale , super partes, stava spiegando le ragioni scientifiche e la non
pericolosità scientificamente reale del fatto.
Per chi vuole maggiori approfondimenti cercherò di spiegare la realtà dei fatti sintetizzando e concentrando i punti della questione:
1. Sodio benzoato esiste in natura come anche la vitamina C.
2. La stessa reazione si verifica in natura normalmente ( prendi dei mirtilli, altri vegetali oppure delle uova e altro e mettili al sole o semplicemente alla luce del giorno).
3. La cancerogenicità del benzene non è assoluta ma è legata alla quantità che si ingerisce o si respira e nelle bibite indagate la presenza del benzene stesso era inferiore di molto a quella che si può trovare in altri comuni alimenti allo stato semplicemente naturale.
4. Comunque il benzene è presente in molti alimenti per il semplice fatto che è immesso nell’ambiente, come inquinante, dall’industria, dal traffico veicolare, dai riscaldamenti etc. e quindi assorbito da tutte le forme di vita.
Ciò premesso veniamo ad esaminare i prodotti della Forever Living con lo stesso spirito critico.
Il benzene, come inquinante ambientale è assente (le analisi eseguite non lo hanno trovato), data la grande qualità dei singoli componenti utilizzati nei prodotti.
L’associazione nella formula di vitamina C e sodio benzoato è presente nei prodotti Berry nectar, Aloe vera gel, Bit’s and peaches, Freedom e quindi
esaminiamo questi:
1. le condizioni per cui si potrebbe sviluppare benzene sono esposizione alla luce ed al calore solare: nel nostro caso non è applicabile perché i contenitori sono certificati a prova di luce e di calore riuscendo a preservare il contenuto anche dai semplici sbalzi termici quindi la reazione chimica incriminata non può verificarsi. Ricordate bene che questi contenitori sono ad alta tecnologia per la protezione del loro contenuto.
2. le quantità di vitamina C e di sodio benzoato sono talmente basse che non potrebbero presentare rischi in ogni caso.
3. le quantità di bibite consumate sono molto alte e neanche paragonabili alle quantità consumate dei nostri prodotti quindi, per quantità assorbita, il rischio non esisterebbe comunque.
4. I nostri prodotti sono conservati, trasportati e distribuiti nell’assoluto rispetto delle regole sia scientifiche che di legge.
Anche dalla TV di stato è stato diffuso un allarme, senza una indagine completa, senza distinguere e senza un criterio razionale di indagine pur di fare “notizia”.
E’ diventata una moda a quanto pare.
Per il Sodio Benzoato , al giorno d’oggi , noi Sanitari abbiamo un solo dubbio ed è il seguente:
dato il grande uso della sostanza in vari campi potrebbe essere associato alla ipereccitabilità dei Bambini?
Sono in corso, da anni, molti studi nel mondo che ancora non hanno dato risultati certi per cui tuttora l’uso del sodio benzoato è considerato sicuro.
Dr. Maurizio Mariscoli
(Consulente scientifico FLP)
Tratto dal Notiziario di Dicembre 2007 della Forever Living Products