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Ustioni e Aloe Vera – Testimonianza Forever Living

Cari colleghi,

ho conosciuto Forever Living quando avevo diciotto anni quando stavo terminando gli ultimi anni di scuola.

Ho utilizzato l’Aloe perché mi ero ustionata il viso con una lampada solare a bassa pressione, dopo l’ustione sono stata da diversi dermatologi che mi hanno curato con acqua borica e cortisone, senza nessun risultato.

Visto il peggioramento della situazione, mi hanno ricoverato a Brescia in un centro specifico perché pensavano che oltre all’ustione avessi il Lupus, fortunatamente non era così e dopo qualche giorno sono tornata a casa con la borsa piena di cortisone, senza aver risolto niente.

Appena arrivata a casa, mi sono detta “ho provato di tutto e non sono migliorata cosa posso fare?”

Nella disperazione che il mio volto non fosse più tornato quello di prima, ho deciso di provare l’Aloe con costanza, perché mi avevano detto che questo prodotto ti può aiutare ma nel tempo, così ho iniziato a bere l’Aloe e a fare degli impacchi durante il giorno con il succo puro e la sera prima di coricarmi con Aloe Activator e con l’Aloe Vera Gelly.

Grazie alla costanza e ai prodotti che ho utilizzato dopo tre mesi sono stata meglio e dopo 6 mesi ho iniziato a fare tutto quello che facevo prima dell’ustione, il risultato ottenuto era stato veramente miracoloso.

Nel frattempo avevo finito gli studi e non sapevo esattamente cosa fare della mia vita, ero indecisa se continuare gli studi per altri cinque anni e intraprendere la strada della psicologia o se lavorare nell’attività familiare dei miei genitori.

La decisione è stata presa durante una notte dopo aver partecipato ad un Success Day a Milano, quella notte non riuscivo a dormire continuavo a pensare a quello che avevo visto e al beneficio che potevo trarre, sapevo che avrei dovuto stabilire un traguardo da raggiungere, poiché esso mi avrebbe aiutato a mettere a fuoco le mie energie e a trarre i migliori risultati da quest’ attività di nome Forever Living Products, completamente nuova per me.

Le ore passavano ed io continuavo a riflettere: quando giunse l’alba ecco che avevo trovato quello che cercavo.

Il traguardo della mia vita sarebbe stato: riuscire a trovare un milione di amici e farli innamorare chi del prodotto e chi dell’attività Forever Living.

Giorno dopo giorno, a partire da quella notte ho fatto ogni sforzo per riuscire in questo intento.

So, senza ombra di dubbio, che, concentrandomi su quel traguardo ogni altro aspetto della mia vita funzionerà perfettamente, non mi fermo davanti agli ostacoli, guardo più in là verso la mia meta da raggiungere, non mi lascio scoraggiare dagli sbagli, li riesco a vedere come esperienze da non rifare e non insegnare, cerco di circondarmi di persone positive che vogliono arrivare al loro traguardo, non mi preoccupo delle persone negative o cambiano modo di pensare o si perdono da sole per la strada, non giudico le persone, ogni persona che incontro la vedo come un diamante nell’attività Forever Living, non mi preoccupo del denaro perché mi hanno sempre insegnato: fate ciò che amate ed il denaro arriverà da sé.

E soprattutto cerco di agire nel modo più etico nei confronti dell’azienda e dei miei colleghi, delle persone che lavorano con me utilizzando il V.E.R.A.F.

Quello che mi piacerebbe trasmettervi è capire quanto sia unico e straordinario il sistema di Network Marketing: credo fermamente che esso possa aprire a tutti noi un vasto orizzonte di nuove possibilità per la nostra vita.

Una volta cominciato a concepire il potenziale illimitato del Network Marketing, comincerete a scoprire i vostri più profondi desideri e le vostre aspirazioni.

Quei desideri e quelle aspirazioni che non vi siete mai permessi di prendere nemmeno in considerazione.

Perché?

Perché il Network Marketing rende effettivamente possibile l’impossibile.

È un’attività semplice, le regole base da seguire sono: usare i prodotti ed esserne entusiasti; fare conoscere e consigliare i vostri prodotti agli altri, sponsorizzare altre persone, partecipare alla formazione.

DIPENDE TUTTO DA VOI

Siamo noi a fissare i criteri del nostro successo.

Nessun altro, oltre a noi misura le nostre prestazioni.

Non esiste un capo che vi dice cosa fare, come o quando farlo.

Soltanto i vostri principi etici e professionali contano.

I vostri pensieri e le vostre sensazioni trovano gratificazione nei risultati che conseguite.

Venite ricompensati equamente e generosamente in diretta proporzione agli sforzi compiuti.

Non c’è niente o nessuno in questa attività che vi impedisca di “tirare avanti” o, invece, di “sfrecciare come un’aquila verso la vetta del successo”.

Dipende tutto da voi.

Buon lavoro

Jlenia Raisa

Tratto dal Notiziario di Maggio 2009 della Forever Living Products.




Aloe Vera-Forever Living-Un aiuto per chi soffre di Patologie Gengivali

In ambito dentale solitamente si considera come patologia primaria e più preoccupante la carie, questa è rappresentata da un fenomeno distruttivo che lo stesso paziente è in grado di evidenziare soprattutto se porta ad una situazione di dolore più evidente durante la notte.

L’occasione invece è per parlarvi di una patologia che ha un’importanza non secondaria alla carie ma che risulta più subdola e trascurata (a volte purtroppo anche dai miei colleghi): la malattia parodontale.

Un breve cenno di anatomia è utile per comprendere meglio di che cosa si tratta.

Il dente è inserito nelle ossa mascellari in una sede, detta alveolo, circondata da osso, detto alveolare.

Il cemento che ricopre la radice del dente è legato ad esso attraverso una struttura elastica chiamata legamento parodontale mentre esternamente l’osso è ricoperto dalla gengiva.

La malattia parodontale non è altro che un processo di distruzione a carico di questo tessuto di sostegno del dente che porta a formazione di tasche se localizzato e a mobilità del dente se esteso all’intera radice.

Le cause di questa malattia, per la medicina tradizionale, sono da ricondursi alla placca batterica e al tartaro abbinati, in alcuni casi più gravi, a deficit immunologici.

Tra i fattori concausali si riconoscono il fumo, l’alcool e lo stress.

La diagnosi viene effettuata impiegando uno strumento millimetrato detto sonda parodontale che viene inserito nello spazio tra la gengiva e il dente, cioè dove la gengiva, detta libera, è normalmente staccata dal dente stesso.

Se siamo in buone condizioni di salute la sonda penetra per circa 2-3 mm., ma se l’osso sottostante ha subìto un processo di riassorbimento il sondaggio risulta superiore a 4 mm.

La misurazione (abbinata ad un’indagine radiografica) consente di classificare la gravità della patologia che va dall’iniziale gengivite (rossore, gonfiore e sanguinamento gengivale, senza sondaggio patologico) alla successiva compromissione dell’attacco parodontale (presenza di gengivite e sondaggio superiore a 4 mm.)

Naturalmente l’approccio olistico prevede considerazioni più ampie: il cavo orale non può essere estrapolato dal contesto dell’organismo in generale ma considerato come parte iniziale del tratto gastrointestinale (un apparato che svolge funzioni molto importanti).

Infatti viene da chiedersi se la flora batterica patogena orale, che causa questa grave malattia, possa avere un qualche rapporto con quello che succede “più in basso”….

Il sano cavo orale presenta normalmente una flora batterica in cui i batteri patogeni rappresentano un numero esiguo rispetto a quelli “eubiotici” che svolgono un ruolo di protezione.

Ma pure il restante tratto gastro-intestinale risulta ricoperto da batteri (pari a circa 1,5 Kg!) che svolgono diverse funzioni importanti anche per quel che riguarda la capacità immunitaria.

Possiamo dedurre quindi quanto si possano influenzare a vicenda gli stati delle diverse mucose del tubo digerente nel caso in cui i batteri patogeni prendano il sopravvento e creino una condizione di disbiosi.

A mio avviso quindi lo stato del cavo orale non può prescindere dal resto dell’apparato digerente ed è per questo che è diventata mia consuetudine seguire i pazienti affinché la salute dell’apparato digerente in toto possa essere recuperata.

Accanto ad una attenta diagnosi della malattia parodontale e ai tradizionali trattamenti di igiene orale (e nei casi più complessi, di chirurgia orale) l’ può essere un supporto molto importante ed utile per: l’effetto disintossicante che consente quindi di facilitare l’eliminazione delle tossine attraverso l’intestino e tutti gli organi drenanti ad esso correlati portando ad un “sollievo” delle mucose irritate, per l’effetto cicatrizzante che permette il recupero dell’integrità della barriera mucosa nella parte di intestino che si occupa dell’assorbimento e in quella che si occupa dell’eliminazione delle scorie e per l’effetto pre-biotico che consente il nutrimento dei batteri eu-biotici che in presenza di una mucosa ristabilizzata potranno ricolonizzare le stessa e presiedere di nuovo alle loro funzioni di protezione immunitaria, di assorbimento vitaminico ecc.

Inoltre le vitamine e i Sali minerali presenti nel gel di aloe vera consentiranno un’integrazione ottimale (ormai indispensabile per tutti) al fine di un recupero, e quindi la guarigione di tutte le zone irritate.

A tal proposito il mio consiglio è quello di effettuare uno sciacquo di circa 2 minuti prima di ingerire l’Aloe Vera Gel anche per sfruttare l’azione anti-batterica e anti-infiammatoria dello stesso a livello gengivale.

Naturalmente è importante, sia durante il trattamento odontoiatrico che successivamente, fare propria questa abitudine per consentire la regolare introduzione di tutto ciò che serve per mantenere l’intestino pulito e quindi le gengive in buono stato.

Non bisogna ovviamente dimenticare un’igiene alimentare corretta, l’uso del Bright Toothgel ( che eventualmente miscelato con qualche goccia di Aloe Vera Gel può fungere da collutorio) e l’assunzione periodica di Active Probiotic (soprattutto nei casi in cui siano necessari interventi chirurgici).

Nella mia esperienza professionale l’integrazione dei protocolli tradizionali con quello che la natura ci offre mi ha consentito di dare un valore aggiunto alle prestazioni e, a volte, di consentire al paziente, che si affeziona, di approfondire la conoscenza di questo meraviglioso mondo Forever Living…proprio come è successo a me!

A cura della Odontoiatra e Manager Forever Living Products
Claudia Sormani

Tratto dal Notiziario di Aprile 2009 della Forever Living Products