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Ora parliamo del Sodio Benzoato

Di seguito si riportano documenti estratti dalla letteratura ufficiale di medicina e farmacologia ed anche dai testi ufficiali e universalmente riconosciuti come validi dalla comunità scientifica mondiale.

Dall’elenco delle sostanze autorizzate per legge come conservanti alimentari

E211: Sodio Benzoato/ Acido Benzoico, Sale Sodico
Sale sodico dell’acido benzencarbossilico
sale sodico dell’acido dracilico
sale sodico dell’acido fenilcarbossilico.

Origine:

L’acido benzoico, benzoati e gli esteri dell’acido benzoico sono generalmente presenti nella maggior parte della frutta, specialmente nei mirtilli.

In particolare, sono i mirtilli rossi a rappresentare una fonte abbastanza ricca di acido benzoico.

Oltre alla frutta, i benzoati si trovano in natura nei funghi, nella cannella, nei chiodi di garofano ed in alcuni prodotti caseari (come risultato della fermentazione batterica).

Per fini commerciali, viene preparato chimicamente dal toluene.

Funzione & Caratteristiche:

L’acido benzoico ed i benzoati sono usati come conservanti contro lieviti e batteri presenti in prodotti acidi.

Sono poco efficaci contro i funghi ed inefficaci nei prodotti con un pH superiore a 5 (leggermente acido o neutro).

Alte concentrazioni producono un sapore amaro che limita il loro impiego.

Per una loro alta solubilità, i benzoati sono spesso preferiti.

Prodotti:

L’acido benzoico ed i benzoati sono usati in un’ampia gamma di prodotti acidi o leggermente acidi.

Dose giornaliera:

Circa 5 mg per ogni kg di peso corporeo.

Effetti collaterali:

Non vi sono effetti collaterali alle concentrazioni impiegate.

Restrizioni alimentari:

Nessuna – l’acido benzoico ed i benzoati possono essere consumati da tutti i gruppi religiosi, dai vegani e dai vegetariani.

L’acido benzoico e i derivati sono presenti naturalmente in certi alimenti

• vengono impiegati anche nell’industria farmaceutica.

Cosa sono

L’acido benzoico è un solido bianco che inizia a sublimare a 100 °C, fonde a 122 °C e bolle a 249 °C.

È poco solubile in acqua, mentre lo è in etanolo,è debolmente acido.

Il suo sale più comunemente usato come additivo è il sodio benzoato, sale molto solubile in acqua, in etanolo e metanolo. Quando utilizzato in
soluzioni acide, il sodio benzoato si converte in acido benzoico.

Sia l’acido benzoico che il sodio benzoato sono usati come antimicrobici sia in campo alimentare, sia in campo farmaceutico perché sono in grado
di bloccare il metabolismo di batteri e lieviti.

Nei farmaci

I farmaci che più utilizzano i derivati dell’acido benzoico sono quelli per l’igiene orale.

Per esempio una compressa di Neoborocillina senza zucchero contiene 1,2 mg di 2,4-diclorobenzil alcool e 20 mg di sodio benzoato (equivalenti
a 17 mg di acido benzoico);

la posologia massima giornaliera è di 8 compresse (136 mg).

Una pastiglia di Borocaina contiene 6,4 mg di alcool benzilico e 52 mg di sodio benzoato (equivalente a 44,1 mg di acido benzoico)..

Negli alimenti

Gli alimenti in cui è possibile trovare i derivati dell’acido benzoico sono soprattutto:

bevande (controllate l’etichetta: i metodi di conservazione cambiano; non lasciatevi tentare dal terrorismo alimentare di chi vorrebbe escludere comunque ogni bevanda industriale perché “i benzoati verrebbero usati prima della preparazione della bevanda”: come vedremo gli effetti negativi non sono dovuti a tracce di tali sostanze, ma da quantità “reali”), conserve di pesce, maionese e, raramente, liquori.

La massima concentrazione ammessa per l’acido benzoico è dello 0,1% negli USA e fra lo 0,015 e lo 0,1% in Europa (1995).

Da notare che in molti dentifrici (il 23%, Sainio & Kanerva, 1995) contengono fino a un massimo dello 0,5% di derivati dell’acido benzoico (Ishida, 1996).

In natura

L’acido benzoico è prodotto da molte piante come composto intermedio nella formazione di altre sostanze (Goodwin, 1976);

è naturale pertanto trovarlo in alimenti di origine animale e/o vegetale.

È comune nei mirtilli (da 300 a 1300 mg per chilo di frutto (Hegnauer, 1966) e nelle mele colpite da funghi particolari (Harborne, 1983).

Secondo l’analisi di Sieber (1989), escludendo i mirtilli, l’acido benzoico è presente in:

• latte da tracce a 6 mg/kg
• yogurt 12 -40 mg/kg
• formaggi da tracce a 40
mg/kg
• frutta (escluso mirtillo) da 0
a 14 mg/kg
• patate, legumi e cereali da
tracce a 0,2 mg/kg.

Dr. Maurizio Mariscoli
Consulente Industriale per il Farmaco.
Procuratore presso il Ministero della Salute per Farmaci,
Cosmetici, Dispositivi medici, Integratori alimentari e Veterinaria.
Consulente FLP Italy.

Tratto dal Notiziario di Novembre 2007 della Forever Living Products